Teatro

Cyrano al Morlacchi fino a fine gennaio

Cyrano al Morlacchi fino a fine gennaio

La stagione del Teatro Morlacchi di Perugia prosegue da mercoledì 27 gennaio, con repliche fino a domenica 31 gennaio, con un capolavoro della letteratura teatrale di fine Ottocento Cyrano de Bergerac, protagonista uno dei più grandi talenti del teatro italiano, Massimo Popolizio.

La storia di questo testo è rocambolesca e stupefacente quanto il suo protagonista, Cyrano, un vero acrobata della parola, un funambolo del verso, un poeta e pensatore, interpretato magistralmente da Popolizio, diretto da Daniele Abbado e affiancato da Viola Pornaro, Luca Bastianello, Dario Cantarelli, Stefano Alessandroni, Giovanni Battaglia, Andrea Gherpelli, Marco Maccieri, Carlotta Viscovo, Elisabetta Piccolomini, Luca Campanella, Mauro Santopietro, Roberto Baldassari, Simone Ciampi, Flavio Francucci, Davide Lora.

Cyrano è un incantatore di donne ma innamorato infelice, anzi, innamorato senza speranza alcuna della cugina Roxanne, corrisposto solo nell'ombra dell'equivoco; la giovane è innamorata di Cristiano al quale Cyrano presta le proprie arti poetiche. Cristiano parlerà e scriverà imbeccato da Cyrano, per conquistare Roxanne, dando vita ad un triangolo amoroso che si protrarrà fino alle ultime righe del lavoro. Soltanto in punto di morte Cyrano troverà il coraggio di uscire da un'ombra durata quindici anni, per svelarsi a Roxanne e a sé stesso, concludendo in tal modo il suo rocambolesco percorso terreno. Un amore, sembra dirci, non ha bisogno di essere condiviso per essere esemplare.

Cyrano lo sconfitto, suggeritore della vita e dell’opera di altri, ci indica passaggi dell’esistenza che non conosciamo, mescola estetica e vita, vita avventurosa e vita letteraria. Quando se ne va, porta nel mondo delle ombre il suo gran naso, simbolo di libertà, indipendenza, diversità, marchio di un eroe che si batte fino in fondo anche contro l’impossibile, persino contro le tenebre.

Nel testo, la ricorrente metafora della luna simboleggia questa diversità di carattere utopico, fino alla famosa scena in cui Cyrano inventa “sei mezzi buoni di violare l’azzurro” e salire sulla luna. Resta la risonanza dell’agire di un personaggio in fuga verso l’eroismo di ogni gesto quotidiano, che assume su di sé la impossibilità di qualsiasi eroismo individuale.

Un combattente già sconfitto in partenza, che lotta fino alla fine contro un destino tragicomico. Rostand, unisce sapientemente forza intellettuale e stravaganze di comportamento del Cyrano originale - “rimatore, spadaccino, scienziato, musicista” - alla prestanza fisica della sua creatura, creando così un personaggio esagerato, ironico, travolgente, idealista e poco accorto uomo di mondo, nemico di qualsiasi ipocrisia e bassezza umana. Al tempo stesso, un essere coraggioso che soffre a causa del suo naso deforme, sorta di ode a tutti coloro che la società estromette perché non rispondenti ai canoni in voga.

Massimo Popolizio e la Compagnia partecipano, giovedì 28 gennaio, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine presso il Caffé del Teatro, l’Azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.